Bambini e callulari

alcune piccole attenzioni

Nel momento in cui permettiamo ai nostri bambini di utilizzare dispositivi mobili è bene porre alcune attenzioni a quello che succede.

Elettrosmog: i dispositivi mobili connessi alla rete utilizzano un’antenna e generano onde elettromagnetiche sulla cui nocività esiste una letteratura scientifica che non esclude in modo incontrovertibile eventuali rischi per la salute. In questa situazione, l’adozione di un principio di precauzione è doverosa, specialmente se riguarda l’integrità di organismi in via di formazione come quelli dei bambini. In tutti i casi in cui è possibile, è bene utilizzare dispositivi non connessi, cioè in cui siano disabilitati wi-fi, 3g e bluetooth. Conoscenza dei dispositivi: non diamo per scontato che l’immediatezza di utilizzo dei nuovi dispositivi si traduca in una reale conoscenza del loro funzionamento. Bisogna cercare di spiegare ai ragazzi quali sono le potenzialità ed il funzionamento degli strumenti che hanno in mano ed esserne consapevoli noi stessi. L’accesso ai contenuti della rete può trasformarsi in una enorme risorsa, che per tradursi in una reale forma di saggezza (saggezza digitale) richiede un’azione formativa.

Connessi o non connessi: molte delle App che possono interessare i bambini non necessitano di una connessione alla rete per essere utilizzate e una volta scaricate sono utilizzabili senza limiti. In alcuni casi, però, le App possono essere scaricate, ma alcuni contenuti al loro interno sono disponibili a pagamento. Questo meccanismo (in-App purchase) può generare acquisti non immediatamente controllabili dai genitori. Quando non è possibile escludere l’accesso alla rete, utilizziamo sistemi che richiedano l’inserimento di password per permettere il download.

Attenzione alle “somme”: se l’uso dei dispositivi mobili nell’arco della giornata si aggiunge a quello della tv, di altri videogiochi e del pc, la somma del tempo trascorso nella fruizione di contenuti in vario modo multimediali potrebbe superare quello trascorso nella relazione con genitori, amichetti o insegnanti. In più, in alcuni contesti si aggiunge il multitasking: faccio i compiti mentre guardo la tivù, intanto messaggio con la mia amica, oppure ceniamo insieme, mentre la tv è accesa e la mamma parla al telefono… in più c’è il tablet a disposizione. Il senso critico necessario ad una fruizione positiva dei dispositivi non può passare solo dai sistemi di parental control, si può sviluppare soprattutto all’interno di una relazione tra gli adulti (genitori in primis, insegnanti, ma ci vorrà un po’ di tempo, ed educatori) ed i ragazzi.

È l’educazione, non il controllo, che può ridurre i rischi.